Depressione
In genere, ognuno di noi può sperimentare nel corso della vita periodi di tristezza, mancanza di interesse o piacere per le proprie occupazioni, stanchezza, inattività, tendenza all'isolamento e così via. Tuttavia, se queste sensazioni non vanno via rapidamente o se diventano così negative da avere un impatto disfunzionale sul nostro funzionamento lavorativo, sociale e familiare, potremmo soffrire di depressione. Il termine depressione, abbondantemente usato nel linguaggio quotidiano, si riferisce, in un contesto clinico, ad un gruppo di disturbi psicopatologici definiti disturbi depressivi (non si ritiene in questa sede opportuno descriverne le diverse tipologie) e caratterizzati da un'alterazione significativa del tono dell'umore, protratta nel tempo, accompagnata da altri sintomi di natura somatica e cognitiva. La persona con depressione presenta dal punto di vista cognitivo la tendenza a giudicare negativamente se stessa, il mondo ed il futuro: questo tipico stile cognitivo è stato individuato negli anni '60, nel corso delle sue ricerche sulla depressione, da A. Beck e così definito triade cognitiva della depressione. Correlato ad un stile di pensiero di questo tipo vi è la persistente tendenza all'inattività, la mancanza di piacere per tutte quelle occupazioni precedentemente sentite come gratificanti e una forma di tristezza pervasiva.
La Terapia Cognitivo-Comportamentale può aiutare l'individuo con depressione ad identificare gli schemi di pensieri negativi, a realizzare che questi sono il prodotto di una distorsione dei propri processi cognitivi e così modificarli, consentendogli di guardare la propria condizione ed interpretare le situazioni in modo più positivo e realistico. Considerato che la visione pessimistica degli eventi e le sensazioni negative sperimentate possono influenzare il comportamento dell'individuo rendendo peggiore la situazione, la terapia cognitivo-comportamentale può aiutarlo ad identificare e scegliere comportamenti alternativi, più salutari e adattivi, orientati ai propri valori, cioè verso quanto ritiene che sia importante nella propria vita.